23.7.13



Mi sono ritrovato a visitare alcuni blog di amici, conoscenti & co. Ci ho pensato un attimo. Ho fatto mente locale. E poi la folgorazione. Anche io ho un blog (sconosciuto). Quasi quasi non mi dispiacerebbe riprendere la scrittura. E così sia.

Ho scelto quest'immagine non casualmente. Sembra il riflesso di questi ultimi sei mei. Tanti buchi come il groviera, l'intonaco decisamente scrostato. Un giallo che ha assunto tante diverse gradazioni di colore. Un muro non più uniforme, non più ''a regola d'arte''. Un muro vissuto, o anche meglio, che vive.  Umido, tumefatto, a tratti sporco, a tratti ancora perfettamente lucente.
Un muro al quale sono adagiate delle scale a chiocciola, immagine che ultimamente torna frequentemente ad infastidire la mia immaginazione. Perchè se da un lato mi affascinano molto - architettonicamente parlando - queste scale sono impietosamente rivolte al cielo, il più delle volte.
In quest'immagine, siamo anche fortunati: niente cielo, una porta arrugginita. una porta (apparentemente) senza maniglia. Devo aggiungere altro?
Bien trouvés

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