27.7.13



Eli Lieb - Young Love


Eli Lieb - Place of Paradise



Steve Grand - All American Boy


25.7.13

Lawren Stewart Harris

 Harris faceva parte del cosiddetto Gruppo dei SetteThe Group of Seven)
associazione di pittori canadesi sorta attorno agli Anni '20 e divenuti famosi soprattutto per le loro opere paesaggistiche. Il gruppo era composto originalmente da Franklin Carmichael, A. Y. Jackson, Frank Johnston, Arthur Lismer, J. E. H. MacDonald e Federico Varley, ltre che il nostro Harris, mentre Tom Thomson ed Emily Carr li appoggiarono dall’esterno.
Il merito di questi pittori, ispirati soprattutto dall’impressionismo francese di stampo parigino, fu quello di valorizzare il paeaggio canadese, prima di loro, poco descritto e intrpretato.






24.7.13

LADY GAGA: ARTPOP WTF


Che nel suo intimo non ci sia Chilly era più che ovvio
what else... la migliore gif dell'anno.


Cane o gatto ???





In questa estate torrida ove lo psicopompo Caronte è tornato ad acclamare i propri oboli - quasi a dimostrare che questo surriscaldamento globale da noi creato e fomentato, non potrà che portare all'estinzione dei più - il mio pensiero si rivolge al mondo animale. 
Sono ormai da tempo indeciso a chi rivolgere il mio bisogno d'amore paterno.

In alto, uno splendido Blu di Russia.
È molto tranquillo, dolce ed affettuoso. Ama di un amore unico. È molto presente, segue il padrone come un'ombra, nonostante non sia mai insistente. Sembra che riesca a captare gli umori e se "non è il momento" si mette in disparte in attesa di tempi migliori. Il suo padrone ideale ma deve essere una persona serena e tranquilla e soprattutto usare toni morbidi di voce.
Usa sdraiarsi congiungendo e ripiegando all'interno le zampe anteriori come se fossero infilate in un immaginario manicotto di pelliccia. È l'eleganza per eccellenza. I suoi movimenti sono una sinfonia di aggraziata eleganza. 

E se invece avessi uno spazio più grande e soprattutto più tempo da poter dedicare alle esigenze di un amico a quattro zampe?? un cagnolino no???
In basso, un bel bracco di Weimar !!!


scelta ardua !!!




Back to origins: Mariah Carey

Era il 1995. Mi ricordo come fosse ieri: lo spot che pubblicizzava l'album Daydream passava in tv era dominato da colori dorati. Lei era raggiante, bellissima, un sogno che veniva descritta dalla stessa vocina del videomessaggio come "la più grande cantante degli anni 90". 
Ed io avevo otto anni. Non sapevo cosa fosse la musica, finché non rimasi folgorato dalla voce ancora giovane e potente di questa futura matrona che seminò hits spettacolare per tutta la decade antecedente la fine del XX secolo.

In realtà, di musica ne avevo già ascoltata parecchio: le opere di Verdi, Rossini, il tanto detestato Barbiere di Siviglia, Wagner, Zucchero, la Nannini, i vari Festival di Sanremo. Insomma tutto il retaggio parentale che può competere ad un bambino così piccolo. 
Ma... non sapevo cosa fosse la musica pop. Così semplice, genuina, lineare. Bella semplicemente per piacere a sé stessa, una musica non caricaturale, non grottesca sebbene sufficientemente piatta nei contenuti. Una musica finemente arrangiata: via le sonorità cupe e ripetitive degli anni 80, via le architetture complesse... partiture semplici, senza troppe pretese, ogni canzone doveva avere il suo intro, una prima strofa, un ritornello, una seconda strofa, di nuovo il ritornello, se proprio si voleva osare ci si invilava un bridge, e via verso la fine, con un ulteriore ritornello e l'outro.

Oggi ci ritroviamo i vari Pitbull, Justin Bieber, le Nicki Minaj, Le Rihanna & Co. cosa fanno tutti questi? Musica vuota, volgare, tutta ugualmente sintetica. Fin per carità, si fa ballare, questa musica. E' fatta per il divertimento, puro e semplice, anzi un divertimento anche un po' stupido.
Non mi piace molto la musica pop del giorno d'oggi. Sarà per questo che sto scoprendo cosa il volto nascosto della musica elettronica ???

E voi? qual'è stato il vostro primo cd/musicassetta/33giri?




Tieni sempre il cellulare acceso

http://youtu.be/BqjWFFrHMBQ

Una delle cose che non riesco proprio a tollerare sono le persone che spengono il cellulare e diventano irraggiungibili per intere ore, se non addirittura per mezze giornate o ancor di più.
 Non sto parlando di gente che se ne va in vacanza per quegli unici 15 giorni all'anno, ed allora decide giustamente di staccare tutto e chi s'è visto s'è visto. Non sto parlando del lavoratore che vive vitanaturaldurante con il telefono attaccato all'orecchio nell'attesa dell'ennesima chiamata che lo farà andar di matto. Non sto parlando del tuo amico che non ha un cazzo da fare, non riesce ad inventarsi nulla ed allora inizia a tampinare le persone normalmente impegnate.
Tolti questi ed altri casi...Ecco, io mi chiedo, 
<ma perché ??? >
E se mi servisse chiamarti proprio in quel momento in cui tu hai bellamente deciso di escluderti dal mondo?
Se anche solo per una volta volessi essere io l'amico rompipalle che non ha un tubo da fare?
E se mi servisse sentire la tua voce? Anche solo per due minuti, assicurarmi che va tutto bene, sentendomi dire che mi vuoi taaaanto bene e che ti manco tanto (quante stronzate) ?
Ad ogni modo, ho una convinzione: il telefono è fatto per stare acceso e ricevere le chiamate. 
Mal che vada, non ti rispondo. 

Ascoltiamoci Lana del Ray: black beauty

23.7.13

Alex Kozobolis+The Last dinosaur for sleeping


Soundcloud è stata una piacevole scoperta:

The Last Dinosaur

 e dulcis in fundo, prima di dormire




Mi sono ritrovato a visitare alcuni blog di amici, conoscenti & co. Ci ho pensato un attimo. Ho fatto mente locale. E poi la folgorazione. Anche io ho un blog (sconosciuto). Quasi quasi non mi dispiacerebbe riprendere la scrittura. E così sia.

Ho scelto quest'immagine non casualmente. Sembra il riflesso di questi ultimi sei mei. Tanti buchi come il groviera, l'intonaco decisamente scrostato. Un giallo che ha assunto tante diverse gradazioni di colore. Un muro non più uniforme, non più ''a regola d'arte''. Un muro vissuto, o anche meglio, che vive.  Umido, tumefatto, a tratti sporco, a tratti ancora perfettamente lucente.
Un muro al quale sono adagiate delle scale a chiocciola, immagine che ultimamente torna frequentemente ad infastidire la mia immaginazione. Perchè se da un lato mi affascinano molto - architettonicamente parlando - queste scale sono impietosamente rivolte al cielo, il più delle volte.
In quest'immagine, siamo anche fortunati: niente cielo, una porta arrugginita. una porta (apparentemente) senza maniglia. Devo aggiungere altro?
Bien trouvés