25.3.11

Kate Havnevik


UNLIKE ME
DO YOU THINK I'M STRESSED?
UNLIKE ME
UNLIKE YOU
THERE'S NO TIME
THERE'S NO TIME
TIME DOESN'T REALLY EXIST



Kate Havnevik - Unlike me (a cappella version)


Osteoma

23.3.11

THe Irrepressibles

Nuovo giorno che inizia con una bella sinusite, non credo stagionale, quanto più legata a questo tempo ballerino che, a tratti, ci offre caldi raggi di sole, alternati da inizi mattutini non ancora propriamente calorosi.
Ad ogni modo, il sole c'è ed è già tanto. E con il sole iniziano a sbocciare i miei nuovi fiori: un'orchidea (Dendrobium per l'esattezza) ed i giacinti (per ora, solo quello a fiori bianchi, ma presto confido anche i quelli azzurri e viola).

Intanto, mentre mi soffermo a pensae se oltre all'antibiotico, sia utile prendere un anti-infiammatorio (sempre per la sinusie), ascolto questi "nuovi" The Irrepressibles, un mega-collettivo di dieci polistrumentisti, il cui scettro è detenuto dal cantante-songwriter Jamie McDermott, e propongo un brano intitolato Forget the past [vedi sopra]. Al di là degli evidenti riferimenti sia vocali che musicali alla dimensione di Antony Hegarty, Jamie propone una visione ancor più orchestrale e composita di quanto il compare pacioccone fa; una visione ancor più barocca, quasi circense (tant'è che il video del brano In this shirt - vedi sotto - è proprio ambientato in un'arena circense), più archì, più fiati, più onirico, più disperato ed ansioso di Antony. Sebbene il paragone sia quasi dovuto, e gli Irrepressibles sembrino un Antony ritrovato e rinfrescato, bisogna comunque dire che la poetica, la lirica di questo collettivo nulla ha a che vedere con Mr.Hegarty e Co.
Ad ogni mdo, risultano una bella e piacevole sorpresa che ben viene accompagnagta dal sole primaverile di oggi.


22.3.11

Julia Kent


Una recente scoperta musicale: Julia Kent è una violoncellista che dopo anni ed anni di penombra ha da poco acquistato  notorietà, distanziandosi dalle figure di Antony Hegarty, Rob Moose e Co. Lei, senza i famosi Johnsons,  prende in prestito temi caldi quali l'ecologia, il confronto spiazzante tra mondo "natura" e mondo "società", il benessere della pace che la natura può infondere, e ci fa un disco Green and Grey. Il "green" sta ovviamente per ciò che rappresenta la natura -  richiamo di cicale in primis, che viene campionato ed utilizzato come introduzione- mentre il "grey" rappresenta la nostra schietta e brutale scoietà. Pochi giri di parole: musica cruda, musica naturale.
ALLORA...
notizie sul blog:





Tutto iniziò quando vidi quei muri... desolatamente bianchi, convenzionalmente bianchi.
Decisi allora di provare a mettere un po' di colore in quella stanza, decisi che sarebbe diventata una stanza piena di luce. E così, un muro divenne colorato. L'indecisione fu notevole circa il colore da uilizzare: verde acido, fucsia, azzurro... ok colori pastello, ma quali?
Alla fine dalla cernita ne avanzarono due, ovviamente, giallo ed arancione. Optai per il giallo: luce, vita, entusiasmo, limpidità. Giallo, un colore diretto, vero.
Ed il mio affezionato arancione? Il pallino dell'arancione non mi è mai passato, e mai mi passerà. Non credo sia una malattia, quindi poco male. Dovevo però concretizzare la mia volgia di arancione in qualcosa, in un qualche oggetto. Sicuramente non un'altra parete: giallo ed arancione vicini era un pochino troppo da vedersi insieme.
Allora: il divano !!! Comodo, su misura e soprattutto arancione !!!!!

BENVENUTI

Il Muro Giallo vi dà il benvenutoAntony and the Johnsons - Daylight and the sun

E con il sole di Antony inizia il nostro percorso.
A presto,
PIN PIN