23.3.11

THe Irrepressibles

Nuovo giorno che inizia con una bella sinusite, non credo stagionale, quanto più legata a questo tempo ballerino che, a tratti, ci offre caldi raggi di sole, alternati da inizi mattutini non ancora propriamente calorosi.
Ad ogni modo, il sole c'è ed è già tanto. E con il sole iniziano a sbocciare i miei nuovi fiori: un'orchidea (Dendrobium per l'esattezza) ed i giacinti (per ora, solo quello a fiori bianchi, ma presto confido anche i quelli azzurri e viola).

Intanto, mentre mi soffermo a pensae se oltre all'antibiotico, sia utile prendere un anti-infiammatorio (sempre per la sinusie), ascolto questi "nuovi" The Irrepressibles, un mega-collettivo di dieci polistrumentisti, il cui scettro è detenuto dal cantante-songwriter Jamie McDermott, e propongo un brano intitolato Forget the past [vedi sopra]. Al di là degli evidenti riferimenti sia vocali che musicali alla dimensione di Antony Hegarty, Jamie propone una visione ancor più orchestrale e composita di quanto il compare pacioccone fa; una visione ancor più barocca, quasi circense (tant'è che il video del brano In this shirt - vedi sotto - è proprio ambientato in un'arena circense), più archì, più fiati, più onirico, più disperato ed ansioso di Antony. Sebbene il paragone sia quasi dovuto, e gli Irrepressibles sembrino un Antony ritrovato e rinfrescato, bisogna comunque dire che la poetica, la lirica di questo collettivo nulla ha a che vedere con Mr.Hegarty e Co.
Ad ogni mdo, risultano una bella e piacevole sorpresa che ben viene accompagnagta dal sole primaverile di oggi.


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