24.7.13

Back to origins: Mariah Carey

Era il 1995. Mi ricordo come fosse ieri: lo spot che pubblicizzava l'album Daydream passava in tv era dominato da colori dorati. Lei era raggiante, bellissima, un sogno che veniva descritta dalla stessa vocina del videomessaggio come "la più grande cantante degli anni 90". 
Ed io avevo otto anni. Non sapevo cosa fosse la musica, finché non rimasi folgorato dalla voce ancora giovane e potente di questa futura matrona che seminò hits spettacolare per tutta la decade antecedente la fine del XX secolo.

In realtà, di musica ne avevo già ascoltata parecchio: le opere di Verdi, Rossini, il tanto detestato Barbiere di Siviglia, Wagner, Zucchero, la Nannini, i vari Festival di Sanremo. Insomma tutto il retaggio parentale che può competere ad un bambino così piccolo. 
Ma... non sapevo cosa fosse la musica pop. Così semplice, genuina, lineare. Bella semplicemente per piacere a sé stessa, una musica non caricaturale, non grottesca sebbene sufficientemente piatta nei contenuti. Una musica finemente arrangiata: via le sonorità cupe e ripetitive degli anni 80, via le architetture complesse... partiture semplici, senza troppe pretese, ogni canzone doveva avere il suo intro, una prima strofa, un ritornello, una seconda strofa, di nuovo il ritornello, se proprio si voleva osare ci si invilava un bridge, e via verso la fine, con un ulteriore ritornello e l'outro.

Oggi ci ritroviamo i vari Pitbull, Justin Bieber, le Nicki Minaj, Le Rihanna & Co. cosa fanno tutti questi? Musica vuota, volgare, tutta ugualmente sintetica. Fin per carità, si fa ballare, questa musica. E' fatta per il divertimento, puro e semplice, anzi un divertimento anche un po' stupido.
Non mi piace molto la musica pop del giorno d'oggi. Sarà per questo che sto scoprendo cosa il volto nascosto della musica elettronica ???

E voi? qual'è stato il vostro primo cd/musicassetta/33giri?




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